- Quando capitano delle situazioni che non ci aspettiamo e che non siamo minimamente pronti ad affrontare , la prima cosa che ci viene da fare è di volerne sfuggire .. appunto di non volerle affrontare .. non si accettano e la non accettazione da’ il via ad un conflitto .. ci si oppone ,subito , mentalmente poi, di conseguenza, anche fisicamente e ci si mette in “guerra” con quanto sta accadendo .. questo è quello che genera maggiormente la sofferenza , che se protratta nel tempo, può diventare afflizione e trasformarsi in depressione, per cui tutto viene visto con occhiali dalle lenti nere e cosi si inizia a far fatica a vedere il “mezzo pieno” vedi solo il “mezzo vuoto” anzi il vuoto totale …..uno dei peggiori stati in cui ci si possa trovare , direi una malattia , anzi credo che sia proprio definita tale.. Si finisce in un burrone dalle pareti lisce e uscirne non è così banale e semplice come sembra a chi ne ha sentito solo la parola usandola , come spesso accade, per fattarelli quotidiani tipo ” sono depresso : domani è lunedi ” ; a forza di usare in modo improprio la parole poi non ne conosciamo neanche più il vero significato… e tutto ci sembra una cazzata … l’articolo che ho trovato oggi ne “la mente è meravigliosa” tratta il problema soprattutto dal punto di vista dell’amore , relativamente alla fine di storie che lasciano logicamente un senso di vuoto , di smarrimento , di mancanza dei propri riferimenti e certezze. Sembra che tutto si sgretoli intorno ma si deve trovare la forza di rialzarsi e ,ricucendo insieme quello che ti è rimasto, risorgere dalle proprie ceneri come la fenice.. facile e poetico a dirsi , un vero casino a farsi.. ma intanto ripetiamocelo . Perché vogliamo tornare a sorridere , vogliamo tornare ad essere sereni e fiduciosi nel prossimo e nella vita . Questo lo dobbiamo innanzitutto a noi stessi(, perché ricordiamo sempre, la prima persona da amare è noi stessi, )e poi per coloro che volendoci bene, partecipano e sono coinvolti nelle nostre situazioni. ???? pensieri e parole.