Il Cervo alla Fonte e il Leone

Ricordo perfettamente di aver tradotto dal latino , forse in prima ma potrebbe essere anche  seconda liceo, la favola de ” Il Cervo e il Leone”  molto probabilmente ripresa e tradotta da Fedro in latino dal greco , essendo Esopo un riferimento per Fedro..    cmq..  quella che ricordo io, tra l ‘altro, se non sto inventando , essendo trascorsi 30 e più,  aveva un altro finale rispetto a quella di Esopo sotto riportata .   Il Cervo, che si beava ed era orgoglioso per la bellezza delle sue corna , nel momento della difficoltà,  ovvero la predazione da parte del leone , si rende conto che le corna così belle e maestose,  risultano , invece , deleterie al fine di salvarsi la vita perché , restando impigliate nei rami degli alberi , fanno si che venga raggiunto e , quindi, ucciso dal leone … mentre le  gambe , bruttine e smilze che aveva sempre considerato come difetto,  in realtà comprende  che sarebbero state quelle che, grazie all’agilita’ e alla velocità, lo avrebbero potuto trarre in salvo..  che dire … saggezza allo stato puro..

Quello che ci piace di noi non sempre è ciò che ci  fa stare bene ! Ma può diventare grande ostacolo anche quando si tratta di doversi salvarsi la vita!

 

Pensieri e parole

CERVO ALLA FONTE E IL LEONE

In una dolce giornata estiva, sotto un cielo limpido e azzurrissimo, un bellissimo cervo dalle lunghe e possenti corna, si stava abbeverando ad una fonte tanto cristallina da riuscire a riflettergli la sua immagine come fosse uno specchio. Ammirando il proprio bell’aspetto fiero e slanciato l’animale era orgoglioso di se stesso. Le sue lunghe e ramificate corna erano stupende e si ergevano decise verso l’alto come fossero maestose corone. Il suo muso allungato era delicato e deciso come quello di un principe e l’intero suo corpo era forte e robusto. Le uniche cose che a suo avviso non erano degne di lui erano quelle sue zampette troppo fragili e delicate. E si, se fossero state almeno un poco più grosse non avrebbero stonato con il suo fisico possente.

Ma proprio mentre egli era tutto intento a rimirarsi, un brusco movimento alle sue spalle risvegliò la sua attenzione: qualcuno lo stava spiando! Si tratta va di un grosso leone pronto a balzargli addosso alla prima occasione. Fortunatamente il cervo si accorse in tempo di lui e riuscì ad allontanarsi cautamente dalla fonte per andare a nascondersi dietro ad un grande cespuglio. L’enorme felino però riuscì senza difficoltà a rintracciare la sua preda a causa delle lunghe corna di quest’ultima che ne tradivano la presenza. Appena scovato, il cervo si lanciò in una velocissima fuga verso la salvezza. Le sue agili zampe correvano come non mai superando ogni ostacolo e portandolo al sicuro.

Quando finalmente l’animale fu lontano da ogni pericolo poté fermarsi per riprendere fiato. “Che buffo,” pensò il cervo “io ammiravo tanto le mie belle corna ed invece esse mi hanno tradito mentre invece, queste zampette apparentemente fragili che disprezzavo mi hanno salvato la vita!”

da Esopo

La bellezza e la forza fisica non sono sempre d’aiuto mentre le cose apparentemente più fragili possono diventare, nel momento del bisogno, grandi alleate.

Favola di: Esopo

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