Il Vocabolario

Atteggiamenti, Credenze , Vocabolario : gli ingredienti per essere felici (ultima parte)

La foto messa è evocativa , non so se si capisce , ma ho un vocabolario addosso che mi schiaccia , perchè le parole hanno un peso , sia che altri ce le dicano, sia , e ancora di più, se ce le diciamo da noi / a noi stessi o che si utilizzino per raccontare dei fatti ad altri.

Le parole creano , distruggono , trasformano.

Vi è mai capitato di trovarvi a raccontare ,come in un loop, un fatto brutto che vi è capitato? A tutti quelli che incontrate dovete raccontare quel fatto che vi ha cosi tanto disturbato , vi sfogate , vi sembra che sia la cosa migliore per poi stare bene. Ne siete sicuri ? sicuri, Sicuri? si, ci sta che a qualcuno nell’immediatezza del fatto accaduto, abbia necessità di raccontare , ma capita di raccontare fatti brutti o ingiustizie subite a distanza di anni da quando ci sono capitate . Questo modo di operare in realtà ci fa male , malissimo , non ci fa staccare dall’episodio che , invece, una volta superato , capito , e anche raccontato a qualcuno , poi basta….. ma basta … non serve più farlo, deve essere archiviato .

Ancora più nello specifico è importante anche fare attenzione alle parole che ci diciamo a noi stessi , quando ci giudichiamo ad esempo , che parole ci rivolgiamo ? quando stiamo per affrontare una sfida , ci incoraggiamo o pensiamo “non ce la farò mai…” … quali parole usiamo per descrivere una giornata che ,magari ,è stata particolarmente pesante ? spesso usiamo parole esagerate , delle iperbole … tipo “oggi una tragedia” , “una catastrofe” o usiamo espressioni forti per descrivere la nostra rabbia eccetera , tutto ciò non fa altro che peggiorare la nostra qualità della vita , che invece, può subito migliorare , appunto , utilizzando un altro vocabolario detto trasformazionale (A. Robbins). Si può fare un esercizio per modificare il nostro vocabolario abituale: su un pezzo di carta da un lato possiamo iniziare a scrivere le espressioni, le parole che di solito utilizziamo che risultano molto accese e accanto le parole che potremmo utilizzare x spiegare lo stesso fatto ma depotenziate , di un’intensità minore , e sempre meno .. esempio vorremmo dire “sono incazzato nero” … proviamo a dire “sono leggermente adirato” consapevoli che quasi x gioco, volontariamente , si cerca di ridimensionare il fatto a partire dall’intensità con cui si racconta il fatto stesso.. talvolta questa “modalità” nuova porterà anche a farci sorridere , che poi è il modo per dare leggerezza o diminuire la pesantezza dei fatti accaduti.

Dalle parole si hanno delle visualizzazioni , che richiamano emozioni , le emozioni di cui ci nutriamo più spesso sono gli stati d’animo in cui permaniamo più spesso e che determinano , quindi, come ci sentiamo .

“semplicemente cambiando il vostro vocabolario abituale, le parole che usate solitamente per descrivere le emozioni della vostra vita , potete cambiare all’istante quello che pensate , quello che provate e il vostro modo di vivere ” (A.Robbins)

Mica poco ………

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